Alunni del liceo scientifico da Scullino per ricordare la celebre “Lettera da Ventimiglia”

8 giugno 2009 | 11:39
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Alunni del liceo scientifico da Scullino per ricordare la celebre “Lettera da Ventimiglia”

Il documento appartiene alle “Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo

Alunni del liceo scientifico accolti dal sindaco di Ventimiglia per ricordare la celebre “Lettera da Ventimiglia” appartenente alle “Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo.
L’incontro avverrà martedì 9 giugno alle 11 e 30 nell’ufficio del sindaco di Ventimiglia.
Tutto nasce da una lettera indirizzata al primo cittadino che la quinta E del liceo “Aprosio” della città  ha inviato a palazzo comunale.
“Abbiamo deciso di scriverle – si legge nella missiva – perché durante lo studio della “Lettera da Ventimiglia” appartenente all’opera di Ugo Foscolo,  le “Ultime lettere di Jacopo Ortis”, abbiamo notato che proprio nella città visitata dal poeta non vi è alcun segno che testimoni il suo passaggio.”
Il sindaco Scullino ha invitato la classe per esaminare insieme alcune proposte che possano mettere in risalto il richiamo che il grande poeta ha rivolto a Ventimiglia.
Nella lettera Jacopo Ortis da Ventimiglia espone una rappresentazione sconsolata e pessimistica tanto delle vicende storiche (con particolare  riferimento all’Italia), quanto della condizione esistenziale dell’uomo, costretto a un dolore senza senso. La condizione del dolore si mostra anzi connaturata alla storia e alla natura,mentre incerto e forse inesistente ne è il significato.
Sia pure attraverso una tendenza alla declamazione e all’esibizione lirica, si mostra in questo passo la delusione storica della generazione postilluministica davanti all’involuzione autoritaria della rivoluzione francese, espressa da Napoleone.
La ragionevolezza della storia e dell’operare umano sono radicalmente messe in dubbio.
Jacopo è giunto a Ventimiglia, al confine con la Francia, per mettersi in salvo all’estero, cedendo alle preghiere della madre e dell’amico Lorenzo. Ma qui cambia opinione e si decide a tornare indietro, vinto dallo sconforto, per morire sulla terra della propria patria. Va maturando in lui la decisione del suicidio.